Il primo Paese cristiano aspetta la visita del Papa

WłodzimierzRędzioch intervista l’arcivescovo Raphaël François Minassian, a capo dell’ordinariato armeno dell'Europa orientale.

WłodzimierzRędzioch: - Eccellenza, l’Armenia aspetta la visita di Francesco, ma volevo cominciare la nostra conversazione ricordano il viaggio di Giovanni Paolo II, 15 anni fa, il primo viaggio di un Papa nel suo Paese. Che cosa significava quello storico viaggio per gli Armeni?

Arcivescovo Raphaël François Minassian: - Per noi armeni il Papa non è un capo di stato, un politico, nemmeno un capo spirituale, ma è il Vicario di Cristo che visita i fedeli, sia apostolici, sia cattolici. Allora noi vedevamo prima di tutti la dimensione spirituale di quel primo viaggio. Poi c’era anche il grande significato della data del viaggio in occasione del battesimo, allora il Papa ci ricordava le nostre antichissime radici cristiane nel periodo quando la nazione usciva dal periodo comunista e ci faceva capire quanto lavoro abbiamo da fare per rafforzare la fede, la vita spirituale e l’etica sociale. Giovanni Paolo II ci ha lasciato un messaggio molto ricco e profondo e penso che il suo viaggio sia stata una vera benedizione di un Santo.

- Adesso l’Armenia aspetta la visita di Papa Francesco. Conosciamo il programma del suo pellegrinaggio. Potrebbe spiegarci il significato delle tappe del viaggio?

- Il Papa visita l’Armenia, allora comincia con Etchmiadzin, la sede del Capo della Chiesa Armena Apostolica, il CatholicosKarekin II. Un fratello visita un altro fratello. Il Papa è il primo tra gli uguali, invece il Catholicos è il primo tra i suoi. Il legame con Pietro si è mantenuto sempre anche se non era perfetto ma questo era il risultato della storia passata. Adesso l’amicizia tra la Santa Sede e Etchmiadzin è così intima, amabile che io non potrei dire che c’è una separazione.

- Dopo, Francesco visiterà il Memoriale di Tzitzernakaberd. Perché per gli Armeni questo luogo è così importante?

- IlMemoriale di Tzitzernakaberd è stato costruito per ricordare un milione e mezzo di vittime del genocidio degli Armeni che è cominciato nel 1915 nell’Impero Ottomano. La visita di questo luogo è un omaggio a tutti quelli che si sono sacrificati e che hanno pagato con il loro sangue per rimanere fedeli a Gesù. Per quasi cento anni nessuno ha avuto il coraggio di ricordare questo primo genocidio del XX secolo. Noi, Armeni, abbiamo dato tanti martiri lungo i secoli, comprese le vittime del comunismo.

- L’altra tappa è la città di Giumri…

- Giumri è la seconda città del Paese dopo Erevan, è la capitale culturale dell’Armenia. Ma vorrei ricordare che Giumri è anche un luogo della sofferenza perché la città è stata colpita dal tremendo terremoto nel 1988 con decine di migliaia di morti. E questa ferita non è ancora rimarginata, allora la visita del Papa sarà anche un incontro con chi soffre ancora. Il Papa visiterà due cattedrali, apostolica e cattolica, ma celebrerà la Messa per tutti.

- Francesco finirà il suo pellegrinaggio in un luogo legato alla storia del cristianesimo armeno, il monastero KhorVirap che sorge sul luogo dove San Gregorio Illuminatore fu imprigionato per tredici anni, prima di battezzare il re Tiridate III, facendo dell'Armenia la prima nazione cristiana al mondo…

- La visita a KhorVirap è l’omaggio al nostro primo Katholicos e ad un grande santo. Secondo la tradizione San Gregorio Illuminatore incontrò Papa Silvestro (314 – 335).

- L’Armenia vive un periodo delicato politicamente con il riaccendersi del conflitto nel Nagorno Karabakh, enclave armena nel territorio dell’Azerbaigian, con la Turchia del Presidente Erdogan che ha le mire imperiali…

- Papa Francesco non è un politico e non farà politica.Allora sono convinto che verrà con il messaggio di pace ed amore fra gli uomini. La sua presenza, sue parole e suoi gesti sicuramente aiuteranno a pacificare le anime di tutti.

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