Biblioteca di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI nel Collegio Teutonico
Włodzimierz Rędzioch intervista mons. Hans-Peter Fischer e mons. Prof. Stefan Heid
Włodzimierz Rędzioch: - Lei, Monsignore, è rettore del Collegio Teutonico che si trova nelle vicinanze della Basilica di San Pietro. E’ un luogo importante: nei tempi romani qui si trovava il Circo di Nerone dove morivano i primi martiri cristiani, compreso san Pietro, invece dai tempi di Carlo Magno sorgeva la Scola Francorum, è anche sede di una antica arciconfraternita e di un istituto scientifico…
P. Rettore Hans-Peter Fischer: L’arciconfraternita - il suo nome ufficiale è "Arciconfraternita della Nostra Signora sul Campo Santo tedesco presso San Pietro" - esiste, secondo la tradizione, dai tempi di Carlo Magno, ma i suoi statuti sono della metà del XV secolo (1454). All’inizio si occupava dell’ospizio per i pellegrini di lingua tedesca del regno di Carlo Magno, anche della loro sepoltura: fino ad oggi l’Arciconfraternita è la proprietaria del cimitero. Invece il Collegio Teutonico fu fondato nel 1876. Il rettore di allora, Anton de Waal, era affascinato dall’archeologia cristiana e della storia ecclesiastica, anche se era un autodidatta; era amico del famoso archeologo Giovanni Battista de Rossi. Mons. De Waal decise di ospitare i sacerdoti che venivano a Roma per studiare appunto l’archeologia sacra.
- Il Collegio è anche una delle sedi della Società di Görres di cui lei, dr Heid, è direttore…
- Si, dall’anno 1888 il Collegio ospita anche l’Istituto Romano della Società di Görres che oggi ha la sede principale a Bonn e conta 3 mila membri: accademici, maggiormente cattolici. Ha anche due sedi all’estero: a Gerusalemme e in Vaticano. Siamo probabilmente l’unico collegio sacerdotale che ha la sua rivista scientifica «Römische Quartalschrift für christliche Altertumskunde und Kirchengeschichte», fondata un anno prima dal Collegio e che oggi è gestita dall’Istituto e Collegio insieme.
- Lei è responsabile della Biblioteca, una delle più importanti per quanto riguarda l’archeologia sacra e la storia della Chiesa..
- La Biblioteca è piccola, abbiamo 45 mila volumi, e specializzata in storia ecclesiastica soprattutto storia delle diocesi di lingua tedesca, storia del papato, storia dei concili, storia della liturgia e archeologia sacra.
- Quali erano i legami del card. Ratzinger aveva con il Collegio Teutonico?
- Il card. Joseph Ratzinger aveva un profondo legame con tre istituzioni: l’arciconfraternita, il Görres Institut e il Collegio Teutonico. Quando Giovanni Paolo II lo nomino prefetto della Congregazione della Dottrina della Fede alla fine del 1981, il card. Ratzinger venne a Roma all’inizio dell’anno successivo ma il suo appartamento non era pronto allora si fermo al Collegio, occupando la stanza “Köln”.
- Come è nata l’idea di istituire una biblioteca dedicata al card. Joseph Ratzinger/Benedetto XVI?
- L’idea della biblioteca è nata qui al Collegio. Dopo abbiamo scoperto che c’è anche interesse da parte dell’Istituto Papa Benedetto XVI a Ratisbona e della Fondazione Ratzinger ed anche del Papa Emerito stesso, che ha sempre mantenuto i contatti con noi. La cosa che sorprende non è l’idea in se stessa ma la velocità della sua realizzazione con tantissimi regali di Benedetto XVI stesso, dalla Fondazione Ratzinger, della Libreria Editrice Vaticana (LEV). Allora abbiamo già una quantità enorme dei libri che possono essere già consultati. Avremo un catalogo on-line. La nostra idea è di comprare ogni libro di Benedetto XVI e su di lui, cioè tutto quello che riguarda lui e viene pubblicato nel mondo.
- Quando è aperta la Biblioteca i al pubblico?
- Da lunedì a giovedì, dalle ore 15,30 alle 19,30