RIORGANIZZAZIONE DELLA CURIA ROMANA

Włodzimierz Rędzioch

Il motu proprio Quaerit semper di Benedetto XVI assegna nuove competenze alla Rota Romana e alla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti
I media hanno quasi completamente ignorato la pubblicazione lo scorso 27 settembre del motu proprio di Benedetto XVI Quaerit semper, con il quale il Pontefice riorganizza la Curia Romana. La pi? importante novit? di questa riforma riguarda il trasferimento alla Rota Romana l'esclusiva per le cause di dispensa del matrimonio rato e non consumato e per le dichiarazione di nullit? delle sacre ordinazioni, che fino a questo momento venivano trattate dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti Per il decano della Rota, mons. Antoni Stankiewicz si tratta di un'innovazione storica. Perché Benedetto XVI ha deciso di togliere queste competenze della Congregazione che ? attualmente guidata dal card. Antonio Ca?izares? Il Santo Padre risponde lui stesso a questa domanda nel motu proprio scrivendo: "Nelle presenti circostanze ? parso conveniente che la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti si dedichi principalmente a dare nuovo impulso alla promozione della sacra liturgia nella Chiesa, secondo il rinnovamento voluto dal Concilio Vaticano II a partire dalla costituzione Sacrosanctum Concilium". Insomma Benedetto XVI voleva "liberare" la Congregazione dalle pratiche che impegnavano non poco il dicastero per farla concentrare sulla promozione del rinnovamento liturgico, una delle maggiori preoccupazioni del Pontefice.
Per far conoscere meglio i recenti cambiamenti organizzativi della Curia e passaggio delle competenze, ho intervistato il card. Antonio Canizares Llovera

Włodzimierz Rędzioch - Eminenza, quando ci siamo visti all'inizio dell'anno 2011 Lei mi diceva che la sua Congregazione si sarebbe occupata di un rinnovamento liturgico per rispondere ad una vera crisi nella vita liturgica della Chiesa latina; Lei auspicava la nascita di un "nuovo movimento liturgico" e mi ha svelato che presso la sua Congregazione avrebbe aperto una nuova sezione dedicata ad arte e musica sacra. La pubblicazione del motu proprio Quaerit semper ? un segno evidente che Lei ha convinto Benedetto XVI a togliere certe competenze dalla sua Congregazione per far concentrare il vostro lavoro sulla liturgia… Card. Antonio Canizares Llovera - E' vero che il Santo Padre ha tolto certe competenze della nostra Congregazione per farci concentrare pienamente sul nostro compito principale: il rinnovamento liturgico nell'autentico spirito del Vaticano II. Il motu proprio Quaerit semper ? per la Congregazione un vero mandato del Papa. Adesso noi dobbiamo far conoscere gli aspetti principali di tale rinnovamento e favorire la comprensione del vero senso delle celebrazioni liturgiche della Chiesa. Gi? da tempo ? stata pubblicata l'Istruzione Generale del Messale Romano ma purtroppo questa Istruzione non ? conosciuta. E se non ? conosciuta non viene applicata. Noi dobbiamo farla conoscere in tutto il mondo. In essa si raccomanda d'introdurre nelle celebrazioni i momenti di silenzio e della preghiera per riscoprire il senso del sacro, del mistero. Nel mondo di oggi si ? perso il senso del sacro per questo motivo la liturgia dovrebbe aiutare a riscoprirlo.

- Eminenza, parla di questi problemi con i vescovi che vengono in Vaticano da tutto il mondo in visita "ad limina"?

- Ovviamente. Negli incontri con i vescovi vogliamo promuovere il vero spirito della liturgia in conformit? con le indicazioni del Vaticano II. Perci? a tutti i vescovi raccomandiamo di applicare tutto ci? che prevede l'Istruzione Generale del Messale Romano per favorire l'ars celebrandi.

- Nella nostra precedente conversazione Lei, Eminenza, diceva che il rinnovamento liturgico esige uno sforzo notevole non soltanto di vescovi e sacerdoti ma di tutti, compresi seminaristi e laici. La Sua Congregazione cosa pu? fare in concreto, da qui dal Vaticano?

- Stiamo lavorando per offrire ai Vescovi sussidi per spiegare loro come portare avanti la formazione permanente di tutti i membri del popolo di Dio, perché tutti partecipiamo all'Eucaristia.

- Quale ruolo potrebbero e dovrebbero svolgere i media cattolici nel processo di rinnovamento liturgico?

- I media cattolici dovrebbero ricordare gli insegnamenti del Vaticano II. Nei documenti conciliari si parla dell'Eucaristia come l'azione di Dio. Non siamo noi protagonisti dell'Eucaristia, ma la Santissima Trinit? - Dio che agisce in Cristo tramite lo Spirito Santo. Bisogna ricordare ai fedeli che partecipare all'Eucaristia significa ricevere un grande dono di Dio. Questa partecipazione deve essere anche interiore, perci? diciamo che si deve rispettare in certi momenti il silenzio.

- Lei mi parlava anche della creazione presso la Sua Congregazione di una commissione per l'arte sacra. A che punto siamo?

- Dopo la pubblicazione del motu proprio Quaerit semper, la nostra Congregazione sta lavorando su un nuovo regolamento che rifletter? i suoi nuovi compiti. Tra l'altro si prevede l'istituzione di una commissione che si occuper? della musica sacra e dell'arte sacra per la liturgia. La musica e l'arte sacra diventeranno la competenza della nostra Congregazione per favorire la liturgia, per creare l'ambito adatto alla celebrazione della liturgia. Non possiamo fare un vero rinnovamento liturgico se non promoviamo il canto proprio della liturgia cattolica. Il Concilio nella costituzione "Sacrosanctum Concilium" dice che il canto proprio della liturgia ? soprattutto il canto gregoriano.

- Lei, Eminenza, da Prefetto della Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti quali consigli darebbe ad un semplice parroco per migliorare la liturgia?

- Prima di tutto un parroco potrebbe e dovrebbe formare i fedeli per la pi? profonda e fruttuosa partecipazione alla Santa Messa. Dovrebbe spiegare ai parrocchiani il significato di ogni momento della celebrazione Eucaristica. Dovrebbe curare bene il canto liturgico - ci sono i canti che aiutano nella partecipazione alla Messa, ma non tutti i canti sono adatti per essere cantati in chiesa.

- La Congregazione suggerisce anche di formare gli organisti e di creare i cori parrocchiali?

- Noi non soltanto suggeriamo ma preghiamo caldamente di farlo.

- Ma non Le pare che ? difficili per i fedeli "comuni" cantare il gregoriano?

- Il canto gregoriano ? bellissimo ma la gente non ? abituata a cantarlo, perci? si potrebbe recuperare qualche elemento del gregoriano perché questo ? il canto della Chiesa da secoli. Le do un esempio: la Santa Messa per la Giornata Mondiale della Giovent? ? stata cantata anche in gregoriano (Missa de Angelis), anche il Credo. Ho notato che i giovani sono molto sensibili al canto gregoriano perché questo canto "rapisce" l'anima.

- Siamo appena visitati insieme in Vaticano la grande mostra sulla basilica di Sagrada Familia costruita da Gaud? a Barcellona, consacrata da Benedetto XVI un anno fa. Il grandioso tempio di Gaud? pu? essere un buon spunto per parlare dell'architettura sacra…

- La basilica di Sagrada Familia ? allo stesso tempo una bellissima chiesa e un'opera dell'arte moderna. E' un'espressione artistica della modernit? ma allo stesso tempo un'opera dell'uomo credente che tramite l'arte annuncia il Vangelo di Ges?, esprime la maest? di Dio, loda Dio ed invita a meditare il mistero di Dio. E' una bellezza che ci porta Dio.

- Gaud? costruiva la Sagrada Familia da credente sapendo benissimo a che cosa sarebbe servito questo edificio. Oggi tanti architetti costruiscono delle chiese senza preoccuparsi della loro funzione liturgica. In questo modo sorgono gli edifici d'avanguardia che assomigliano a tutto ma non alle chiese. Cosa bisognerebbe fare in questa situazione?

- E' vero che ci sono dei bravi architetti che fanno belle costruzioni che, purtroppo, non rispondono alle esigenze liturgiche degli edifici sacri. Il compito della nostra Congregazione sar? di aiutare questi architetti a capire la funzione liturgica di una chiesa. Questo non vuol dire limitare la creativit? degli artisti ma d'usarla secondo le esigenze della liturgia. Vogliamo dare agli architetti ed agli artisti indicazioni, criteri e norme riguardanti la costruzione e la decorazione delle chiese.
La nostra Congregazione vuole anche aiutare le Conferenze episcopali in tutto il mondo - tramite conferenze e corsi - a saper valutare i progetti delle chiese.

- Auguro a Lei, Eminenza, e a tutta la Congregazione di cui ? Prefetto, buon lavoro. Speriamo che grazie a tale lavoro le nostre chiese saranno pi? belle e le celebrazioni liturgiche pi? conformi al vero spirito di liturgia cattolica.

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