La piu diffusa rivista cattolica polacca compie 80 anni
Intervista al Redattore capo di "Niedziela"
CZESTOCHOWA, martedi, 24 ottobre 2006 (ZENIT.org).- Esattamente 80 anni fa nel lontano 1926 usci a Czestochowa il primo numero della rivista "Niedziela" ("La Domenica"). Il settimanale era destinato ai fedeli della nuova diocesi polacca eretta nel cuore religioso del Paese.
Oggi nel 2006 "Niedziela" e la piu diffusa rivista cattolica non soltanto in Polonia ma in tutto il blocco dei Paesi ex-comunisti. E' ricca di 22 edizioni diocesane, viene distribuita tra i Polacchi anche fuori dalla Polonia, possiede un sito internet e una emittente radio.
Della storia di "Niedziela" e del suo successo editoriale Włodzimierz Rędzioch ha parlato per conto ZENIT con il Redattore capo della rivista, monsignor Ireneo Skubis.
Come e nato il settimanale "Niedziela"?
Mons. Ireneo Skubis: Si puo dire che il settimanale "Niedziela" nasce insieme con la rinascita della Polonia. Alla fine della Prima Guerra Mondiale, dopo 123 anni di spartizione del Paese tra tre Imperi: germanico, austro-ungarico e russo, la Polonia riconquista la sua indipendenza confermata dal trattato di pace di Versailles nel 1919. Allora vengono riorganizzate le strutture della Chiesa cattolica e viene eretta la nuova diocesi di Czestochowa nelle zone che prima appartenevano alle diocesi di Wloclawek e Kielce. Il primo Vescovo della diocesi, monsignor Teodor Kubina, decide di fondare un settimanale diocesano.
A che cosa serviva questa rivista?
Il Vescovo Kubina voleva un settimanale vicino alla gente, che riportasse la cronaca della vita della diocesi, una rivista che servisse da aiuto pastorale per i parroci (egli diceva che "Niedziela" doveva essere per i parroci un "altro vicario"). Il settimanale, tenendo conto della situazione storica di allora, era animato dallo spirito patriottico e serviva anche per consolidare l'unita di questa nuova entita ecclesiastica.
Quali furono le sorti del settimanale?
Fino all'anno 1939, cioe all'inizio della Seconda Guerra Mondiale, "Niedziela" rimase rivista diocesana stampata in 8 mila copie. Dopo la guerra la tiratura sali fino alle 94 mila copie perché la rivista veniva diffusa dappertutto, fuori dalla diocesi. Ma cominciavano i tempi duri della dittatura comunista. Nel 1947 il rev. Antoni Marchewka, il Redattore capo di allora, veniva incarcerato, e qualche anno piu tardi, nel 1953, il settimanale fu definitivamente chiuso dalle autorita comuniste.
Quando venne riattivata la pubblicazione di "Niedziela"?
28 anni dopo, nel 1981. Il Vescovo di allora, monsignor Stefan Barela, ha affidato a me il compito di dirigerla.
Lei, monsignore, aveva qualche esperienza giornalistica?
Allora, ero responsabile della pastorale universitaria e avevo i contatti con l'intellighenzia cattolica locale. Dirigevo anche una rivista diocesana degli studi teologici.
Nel 1981 il Generale Jaruzelski ha proclamato lo stato di guerra e i comunisti sono tornati di nuovo al potere. In che modo questo fatto ha influenzato il suo lavoro?
Noi cappellani universitari eravamo abituati ai metodi comunisti. I servizi segreti ci spiavano, ci fotografavano, ci ricattavano. Ma per un Direttore di una rivista cattolica nascevano nuovi problemi: prima di tutto la censura. Ogni numero di "Niedziela" doveva essere sottoposto alla censura e, ammetto, che quegli incontri settimanali con i censori erano difficili. Non c'era un numero senza tagli del censore! Il secondo problema riguardava la distribuzione. Allora lo Stato controllava la fornitura della carta e lo smistamento della stampa. L'Ufficio per il Culto ha deciso tutto cio che riguardava la rivista: la tiratura (100 mila copie), la tipografia dove stampare e la distribuzione tramite le edicole di Stato in tutta la Polonia (anche i parroci dovevano acquistare la nostra rivista presso le edicole di Stato!). Probabilmente le autorita pensavano che in queste condizioni non ce la avremmo fatta a mantenere "Niedziela". Ma grazie al duro lavoro e ai sacrifici dei Redattori e, ovviamente, grazie all'entusiasmo con il quale siamo stati accolti dai nostri lettori siamo riusciti non soltanto a "sopravvivere" ma ad aumentare la tiratura e ad allacciare stretti rapporti con le varie diocesi.
Per questo motivo "Niedziela" ha tanti inserti diocesani?
Dopo le libere elezioni e la svolta del 1989, potevamo fare da soli le nostre scelte editoriali. Siccome tanti Vescovi diocesani erano interessati ad allacciare rapporti piu stretti con il nostro settimanale, abbiamo deciso di pubblicare insieme con l'edizione nazionale anche gli inserti diocesani. Le prime diocesi che hanno avuto i loro inserti erano quelle di Czestochowa, Lodz e Sosnowiec, dopo hanno fatto seguito le altre. In questo modo siamo arrivati a 20 inserti diocesani in Polonia e due inserti negli Stati Uniti dove risiede la piu grande comunita degli emigrati polacchi. Ma mandiamo "Niedziela" ovunque ci siano delle parrocchie polacche e i nostri missionari, praticamente in tutto il mondo. In questo modo siamo arrivati alla tiratura che sfiora le 200 mila copie.
Nel frattempo "Niedziela" e diventata multimediale...
E' vero. Abbiamo aperto un sito internet e tantissima gente legge gratuitamente "Niedziela" su internet. Tanti articoli vengono tradotti anche in inglese ed in russo per dare la possibilita di leggere i piu importanti testi alle persone che non conoscono la lingua polacca. Pubblichiamo anche dei libri nella collana chiamata "La Biblioteca di Niedziela" (sono usciti gia 190 libri). Invece per i bambini ogni 2 mesi stampiamo un giornalino riccamente illustrato. Abbiamo anche una piccola emittente radio.
Quale dovrebbe essere il compito dei media cattolici come la sua rivista?
Il compito dalla stampa cattolica dovrebbe essere annunciare all'uomo di oggi il messaggio di speranza e di bene. Una buona rivista cattolica educa, aiuta ad approfondire la fede, forma le coscienze, fa conoscere e capire la Chiesa, fa riflettere sulle cose di questo mondo e su noi stessi, e scuola di preghiera. La stampa cattolica dovrebbe affrontare tutti gli argomenti che interessano la gente e che vengono trattati anche dalla stampa non cattolica, ma dovrebbe farlo con piu grande responsabilita ed onesta.
Sulla testata del settimanale "troneggia" il sigillo della Madonna Nera, "Regina della Polonia". Che cosa significa per la redazione di "Niedziela" lavorare all'ombra del monastero di Jasna Gora, nel cuore mariano della Polonia?
Abbiamo chiamato la Madonna di Jasna Gora la prima "Redattrice" di "Niedziela". E' la nostra Patrona. Percio "Niedziela" vuole essere anche un mezzo della pastorale mariana.