Intervista con il Card. Tarcisio Bertone

Wlodzimierz Redzioch: - Quando ha conosciuto l'attuale Pontefice?

Card. Tarcisio Bertone: - L'ho conosciuto negli anni 80' quando ero decano della Facolta di Diritto Canonico all'Universita Pontificia Salesiana. Dal card. Ratzinger sono stato invitato le prime volte come esperto a lavorare per la Congregazione per la Dottrina della Fede di cui sono diventato Segretario. Il compito che svolgevo fino a due anni fa.

- Lavorando insieme per piu di 20 anni sicuramente vi siete conosciuti molto bene. Come caratterizzerebbe Joseph Ratzinger come uomo, sacerdote e teologo?

- E' un uomo mite e dolce, di schietta umanita che coltiva amicizia con le persone che conosce. E' un uomo che conquista l'amicizia delle persone che sa valorizzare e di cui ha piena fiducia. E' un uomo della grande capacita di ascolto, anche come superiore (per me e un superiore ideale). Come sacerdote e un uomo di profonda spiritualita e vita interiore. Come teologo direi che e una persona di una intelligenza superiore, un uomo di scienza e di fede che vola alto. Sa parlare chiaro ai dotti ed ai semplici. Sa anche difendere la fede dei semplici, non solo la fede dei teologi (anche i teologi dovrebbero avere fede per poter spiegare le ragioni della fede!).

- Durante le Congregazioni dei Cardinali, prima del Conclave, i Cardinali hanno fatto "una panoramica" della situazione della Chiesa nel mondo. Come e lo stato della Chiesa e della fede nel mondo odierno?

- La situazione della Chiesa e conosciuta ed e stata presentata bene durane i Sinodi continentali che Giovanni Paolo II ha promosso. Sintetizzando si puo dire che l'Europa e scristianizzata, in Asia i cristiani sono una piccola minoranza ma capace di testimoniare l'annuncio di Cristo; l'Africa e cristianizzata ma soffre di tante situazioni di disagio: divisioni, guerre, fame, malattie, e per di piu viene dimenticata dal Nord che punta sulla Cina ed India. L'America Latina e il continente cristiano per eccellenza ed e ancora il continente della speranza e del futuro. La Chiesa sostiene la fede dei semplici, la devozione popolare, la promozione umana (diritti dell'uomo, lotta contro la poverta, alfabetizzazione) spesso fino all'eroismo. La situazione in America del Nord e in Australia e molto evoluta dal punto di vista tecnologico ma a volte lasciano a desiderare l'antropologia cristiana dell'uomo e i valori piu profondi del cristianesimo. In questi anni la Chiesa ha analizzato le situazioni particolari grazie ai cardinali che sono in maggior parte pastori delle Chiese locali. Bisogna accogliere le sfide, non avere sfiducia nell'umanita, malgrado la complessita delle situazioni.

- Certi ambienti hanno "sfruttato" la morte di Giovanni Paolo II e l'ascesa alla Cattedra di Pietro di un ex-prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede per accusare la Chiesa cattolica di essere conservatrice. Certa stampa liberale e anticlericale ha dato tantissimo spazio al solito Hans Kung, il contestatore di "bandiera" del papato, per lanciare tali accuse...

- Le etichette di "progressista" e "conservatore" sono superate. Sono gli stereotipi che dovrebbero essere superati. La Chiesa e conservatrice quando annucia il Vangelo e il progetto cristiano di fede e di morale. Nessun papa, ne il card. Ratzinger, ne il card. Martini, ne il card. Maradiaga, avrebbero potuto cambiare la sostanza del Vangelo. Il nuovo papa, Benedetto XVI, sara sicuramente l'uomo del dialogo, dell'incontro tra la fede e la ragione.

- I media parlano della Chiesa "conservatrice" perché non vuole il sacerdozio delle donne, i martimonio dei preti, le unioni omosessuali ecc...

- Penso che i giornalisti non possono interrogare i soliti Kung, ma dovrebbero sentire anche dei grandi pensatori moderni come Habermas che ha le idee molto diverse da Kung, anche sul papa Benedetto XVI. Il card. Ratzinger ha avuto con il filosofo ateo dialoghi fruttuosi, sinceri e senza pregiudizi. Anche sui soliti problemi morali. Qui c'e la concezione della famiglia monogamica, la concezione bimillenaria che ha le radici bibliche. Il matrimonio compreso come unione indissolubile fondato sulla natura dell'uomo e della donna, la famiglia come cellula fondamentale della societa. Gia i Romani pre-cristiani parlavano del matrimonio come coniutum fundamentum rei publici. Qui attingiamo alle autentiche radici dell'umanita che il cristianesimo ha consacrato con la parola rivelata da Dio. Bisogna dire che i valori cristani sono autenticamente umani. Il cristianesimo ha valorizzato la natura umana secondo il progetto primordiale di Dio.

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